dove sei?
22 luglio 2008Puzzava, e poi c’era sempre quello scaffale vuoto. Tutti gli altri erano zeppi di scatoloni ma questo invece era vuoto. La polvere. Era vuoto da sempre, per quel che ne sapeva lui.
La lampadina si spense.
“dov’è l’interruttore? dov’è?” - un suono dal pavimento - “che è questo rumore?” - ancora - “ehi, sei ancora lì? eh?” - non c’era - “ehi!!!!” - non c’era - “che è questo rumore?” - il suono si fece più intenso, si voltò, sbiancò,
la porta
dov’è la porta
la porta
si chiude
quel suono
“ehi!“
ci sei? ci sei? ci sei.
Inciampò. C’era un buco nel pavimento. Tanti scarafaggi, enormi, veloci, famelici. Non poteva vederli, ma poteva sentirli. Lo circondavano. “aprimi!!! dove sei?“. Più vicini, più veloci, più numerosi. Maledetto buco. Maledetto scaffale.
“dove sei? dove sei? dove sei…“.